Antonina Foti

Profilo biografico

Nel 1997 si abilita all’insegnamento nelle Accademie di Belle Arti con inserimento nella graduatoria nazionale per supplenze per Restauro per la Scultura (ABPR25) e Restauro per la Decorazione (ABPR26). Nel 2000 si inserisce nella graduatoria nazionale ad esaurimento per immissione in ruolo nelle Accademie di Belle Arti per la classe di concorso Restauro per la Decorazione (ABPR26) con concorso nazionale per esami e titoli.
Dal 1999 al 2001 a tempo determinato, dal 2001 ad oggi di ruolo, è docente di I fascia per l’insegnamento della Cattedra di Restauro per la Decorazione presso l’ Accademia di Belle Arti di Catania.
Nel 2006 è componente delle Commissioni Ministeriali esaminatrici per la formazione delle graduatorie nazionali per incarichi d’insegnamento di Restauro per la Scultura (ABPR25) e Restauro per la Decorazione (ABPR26) presso AFAM – MIUR.

Abilitata all’esercizio della professione di Restauratore di Beni Culturali ex articolo182 DLGS 42/2004 mediante inserimento nell’elenco nazionale con corrispondenza settori:

– Settore 1: Materiali lapidei musivi e derivati

– Settore 3: Materiali dipinti su supporto ligneo e tessile

Con corrispondenza tra i Percorsi Formativi Professionalizzanti ai sensi del D.M. 87/2009:

– PFP1: Materiali lapidei e derivati: Superfici decorate dell’architettura (affreschi, decori a secco, sia interni che in esterno, graffiti, stucchi e materiali lapidei e musivi)

– PFP2: Manufatti dipinti su supporto ligneo e tessile. Manufatti scolpiti in legno. Arredi e strutture lignee. manufatti in materiali sintetici lavorati, assemblati e/o dipinti.

Socio ARI: Associazione Restauratori Italiani ai sensi della normativa vigente che definisce il rispetto di alti standard etici, riassunti in un codice deontologico.

Iscritta alla Protezione Civile Italiana: Nucleo Tutela e Salvaguardia dei Beni Culturali, dal 1992 ad oggi inizia il lungo percorso nell’ambito del restauro sia nel settore pubblico che privato, prima con collaborazioni anche a tempo indeterminato, poi in proprio e prestando le proprie competenze per la direzione tecnica di interventi di restauro di Opere d’Arte sotto l’alta sorveglianza delle Soprintendenze dei Beni Culturali di competenza territoriale.