All’interno di questa pagina si trovano raccolte tutte le attività di Ricerca che caratterizzano l’operato della nostra istituzione. In allegato estratti dal Manuale di Frascati.
Dottorato
- Dottorato di ricerca AFAM in Scienze della produzione artistica e del patrimonio – XL Ciclo
(a.a. 2024-2025, 2025-2026, 2026-2027)
Il Corso di Dottorato di Ricerca AFAM in forma associata dal titolo: Scienze della produzione artistica e del patrimonio, I ciclo, è bandito dall’Accademia di belle arti di Catania, in convenzione con: con le Accademie di belle arti di Firenze, di Macerata, di Urbino, con il Conservatorio musicale Vincenzo Bellini di Catania e con l’Istituto Superiore per l’Istruzione Artistica di Faenza; con tali istituti AFAM l’Accademia di belle arti di Catania rilascerà titolo congiunto ai sensi dell’art. 3, comma 3 del D.M. 470/24. Ai sensi del D.M. 630/2024, imprese partner sono individuate nel: Comune di Siracusa, nel Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza e nella Fondazione Rossini Opera Festival di Pesaro.
- Dottorato di ricerca Nazionale, XXXVIII ciclo, in Scienze del patrimonio culturale
(a.a. 2022-2023, 2023-2024, 2024-2025)
La nostra istituzione ha partecipato, con fondi di bilancio accantonati, al Dottorato di interesse nazionale in Scienze del Patrimonio Culturale, curriculum “New Media per la Comunicazione e la Valorizzazione del Patrimonio Artistico”, che vede l’Accademia di Catania consorziata con l’Università di Roma “Tor Vergata” e le Accademie di Belle Arti di Firenze, di Lecce, di Macerata, l’ISIA di Roma, l’Università Telematica Internazionale “Uninettuno”, la Fondazione MAXXI e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).
Il Dottorato è stato accreditato dall’ANVUR che ha valutato idonee le istituzioni AFAM e il profilo scientifico e artistico dei loro professori che formano i collegi dottorali e hanno costituito le commissioni concorsuali insieme ai colleghi universitari, ammettendo al corso 8 dottorandi.
Dottorato di Ricerca di Interesse Nazionale in Scienze del Patrimonio Culturale
Dottorando Giulio Interlandi
Progetto di ricerca del dottorato: New media per la comunicazione e la valorizzazione del patrimonio artistico.
Obiettivo del curriculum è quello di offrire adeguati strumenti teorici, metodologici e tecnici che permettano di affrontare la ricerca nel campo dei linguaggi digitali, interattivi e multimediali applicati al settore della comunicazione e della valorizzazione del patrimonio artistico.
Il fine è quello di consentire ai dottorandi di conseguire i più elevati livelli della conoscenza teorica pluridisciplinare e della padronanza delle tecnologie avanzate, incentivando la capacità di realizzare prodotti innovativi nell’ambito delle arti visive, del video, dell’animazione, della fotografia, della narrazione multimediale, delle installazioni interattive impiegati nella comunicazione, nella promozione e nella valorizzazione del patrimonio artistico.
Prof. Vittorio Ugo Vicari, membro del Collegio dottorale, supervisore
Prof. Lorenzo Di Silvesto, supervisore
Prof.ssa Ambra Stazzone, supervisore
Progetti di ricerca
- EXCERPTA. EXploring Contents of Early Roman Period Taken from Anthologies (Sicily, XV-XVI cent.)
Unità di ricerca AbaCt
Lorenzo Di Silvestro, principal investigator
Rosario Antoci, Ciro Esposito, Marco Lo Curzio, Ambra Stazzone
2023–2026
PRIN 2022 PNRR EXCERPTA. EXploring Contents of Early Roman Period Taken from Anthologies (Sicily, XV-XVI cent.), ammesso con un finanziamento di 225.806 euro – Code: P2022SSRN3 (ERC: SH5_1, SH5_3, SH6_5).
Università degli Studi di Catania in qualità di unità capofila, insieme all’unità di ricerca dell’Università degli Studi di Chieti e all’unità di ricerca dell’Accademia di Belle Arti di Catania ha vinto il bando PRIN nel Settore SH5 (Culture and Cultural Production) Linea B Sud, classificandosi al 9° posto della graduatoria con un punteggio di 95 su 100;
- Cinematic Futures: Bridging Art, Technology, and Interdisciplinary Training.
Gianpiero Vincenzo, responsabile scientifico
Alessandro De Filippo, Maria Arena, Carlo Lo Giudice, Stefano Zorzanello, coordinatori
Timing 2024–2026
Istituzione partecipante: Accademia di belle arti di NapoliProgetto di ricerca C-FABIT
Il progetto C-FABIT mira a consolidare un solido polo dell'audiovisivo nel Mezzogiorno, coinvolgendo alcune delle più prestigiose scuole di Cinema, Audiovisivo e Fotografia delle Accademie italiane. Questo polo avrà la veste di un centro d'eccellenza a livello internazionale, grazie a un approccio interdisciplinare e alla valorizzazione del patrimonio culturale della regione. Internazionalizzazione: l'essenza internazionale è uno dei pilastri su cui si costruisce il progetto. L'obiettivo è di attirare talenti, docenti e studenti da tutto il mondo, creando un'offerta formativa e produttiva che rispecchi standard globali e promuova un dialogo interculturale. Interdisciplinarietà: il progetto si distingue per il suo approccio interdisciplinare. Oltre a fornire formazione avanzata nel campo dell'audiovisivo, C-FABIT integra elementi di arti visive, tecnologia e scienze umane, formando non solo cineasti ma veri e propri “media artists”. Valorizzazione del Patrimonio Culturale del Mezzogiorno: in linea con l'obiettivo di radicamento territoriale, il progetto si impegna attivamente nella valorizzazione del patrimonio culturale del Mezzogiorno, utilizzando l'arte e la produzione multimediale come veicoli per esplorare e celebrare l'identità e la storia della regione. Una piattaforma digitale interattiva permetterà l’individuazione dei“luoghi dell’immaginario, ampliando le possibili location cinematografiche. Il progetto è struttu rato intre fasi chiave: 1. Formazione Specialistica e Interdisciplinare: Nella prima fase, l'attenzione è focalizzata sulla creazione e l'organizzazione di master specializzati. Questi programmi accademici,arricchiti dalla presenza di docenti internazionali, faranno delle istituzioni partecipanti dei veri e propripoli di formazione. I partecipanti ai master potranno sviluppare una formazione laboratoriale partecipando alla realizzazione dei punti successivi. 2. Ricerca e Produzione Interdisciplinare: La seconda fase è orientata all'attuazione. In questa fase, verranno istituiti laboratori avanzati, audio e video,e centri di produzione e post-produzione, offrendo agli studenti opportunità concrete di applicare lecompetenze acquisite. Una serie di produzioni audiovisive verrà realizzata per mostrare la qualità della ricerca accademica. La ricerca sarà allargata alle arti visive e performative attraverso produzioni di videoarte e installazioni multimediali, in collaborazione con l'Accademia di Frosinone. 3. Distribuzione e Comunicazione Integrata: L'ultima fase riguarda la distribuzione e la promozione delle opere create.Un punto focale è la creazione di un database della produzione studentesca e di una piattaforma di streaming dedicata, progettata per massimizzare l'impatto e la visibilità dei lavori prodotti. La piattaforma digitale verrà integrata di servizi per la validazione e internazionalizzazione delle competenze degli studenti, in collaborazione con Accademia di Brera . Infine un WP sarà dedicato alla sviluppo di un modello per la creazione di un dottorato nazionale in audiovisivo e arti multimediali. In sintesi, C-FABIT combina eccellenza accademica, innovazione interdisciplinare e un forte legame con il patrimonio culturale locale.
- Art in transition. Arts between environmental sustainability and digital innovation.
Marco Lo Curzio, responsabile scientifico
Ambra Stazzone, coordinatrice
Timing 2024–2026
Capofila: Accademia di belle arti di Bologna
Istituzioni partecipanti: Accademia di Belle Arti di Catania, Accademia di Belle Arti di Ravenna, Università degli Studi di Bologna, Università degli Studi di MacerataProgetto di ricerca Art in transition
L'arte, la sostenibilità ambientale e l’innovazione digitale sempre più spesso si intrecciano in un dialogo che riflette le preoccupazioni e le sfide del nostro tempo. L'arte può contribuire creativamente alla sostenibilità e la sostenibilità stessa può connotare l'arte. Questa relazione può essere rafforzata dall’innovazione digitale creando una convergenza tra umanesimo e tecnologia che offre opportunità produttive, culturali e nuove sfide etiche. Art in transition. Le arti tra sostenibilità ambientale e innovazione digitale in tende promuovere la ricerca e la pratica artistica applicate alla sostenibilità e alla transizione digitale. Il progetto è sviluppato su quattro aree tematiche (Arte e Ambiente, Arte e Inclusione, Arte e Rigenerazione, Arte e Tecnologie contemporanee) rielaborate attraverso un percorso di formazione e ricerca internazionale rivolto a un gruppo di studenti AFAM (fascia di età 18-29 anni) e a giovani neodiplomati da inserirein progetti di ricerca e dottorati. I Partner del progetto sono istituti AFAM (ABABO capofila, ABARA, ABACT) e Università (Un iBO,UniMC); i Membri associati sono: Louisiana Museum of Modern Art (DK), MAMbo - Museo d’ArteModerna di Bologna (IT), FBAUP - Faculdade de Belas Artes da Universidade do Porto (PT), UAL - University of the Arts London (UK) e Galleria Continua (FR), con la collaborazione di Studio Lucy+Jorge Orta (FR). Supportati da artisti-guida e esperti dei temi del progetto, i partecipanti sa ranno coinvolti in residenze, seminari e incontri con attività di confronto, dibattito, ricerca e produzione artistica che porteranno alla realizzazione di un forum internazionale biennale su Arte, Sostenibilità e Innovazione digitale presso il MAMbo, Tra gli obiettivi: maturare a livello AFAM un know-how specifico sulla formazione creando nuovi modelli di educazione e ricerca (dottorati), anche professionalizzanti, sui temi della sostenibilità; utilizzare la creatività artistica insieme all’innovazione tecnologica per superare le barriere geografiche e linguistiche; valorizzare il patrimonio culturale italiano in modo innovativo, sviluppando progetti artistici partecipati e relazionali; creare nuove occasioni di incontro e scambio internazionale; promuovere con l’arte l’economia circolare a partire dal circuito reduce-reuse-recycle- rethink. Molteplici sono i risultati attesi, tra cui: acquisire competenze e abilità con cui realizzare, in un contesto internazionale opere, mostre ed eventi partecipati, che valorizzano l’emergere di nuovi talenti nel panorama artistico attuale; accrescere le opportunità lavorative a livello nazionale e internazionale per i giovani; creare una comunità di ricerca internazionale sui temi del progetto che promuova consapevolezza nel pubblico e condivida buone pratiche da continuare anche dopo la conclusione del progetto; acquisire conoscenze e competenze rispetto all’AI da utilizzare nella produzione e comunicazione artistica.
- C.O.M. City Open Museum – Il patrimonio culturale italiano come opera d’arte pubblica neomediale, interattiva, partecipativa, sensibile.
Ciro Esposito, responsabile scientifico
Rosario Antoci, coordinatore
Timing 2024–2026
Capofila: Accademia di belle arti di CarraraProgetto di ricerca C.O.M. City Open Museum
La proposta, fortemente interdisciplinare, nasce da una testata esperienza del capofila ABA Carrara: City Open Museum (C.O.M.), finalizzata a una esperienza condivisa e accessibile di co-creazione e fruizione dell'arte. Il consorzio, composto da 12 Accademie di Belle Arti, un ISIA, 3 Conservatori, 4 Università intende promuovere l'esperienza di un "museo aperto" totale, condiviso tra la multidisciplinarità delle arti, del design e delle scienze, capace di valorizzare internazionalmente il patrimonio artistico italiano. C.O.M., che può vantare una rete di più di 100 partner europei e nel resto del mondo incluse più di 20 Accademie delle belle arti EU ed extra- EU, il Public Art Lab Berlin, Connecting Cities (EU), INNOVIT San Francisco USA, tra gli altri sarà dedicato ai cluster: a)Design e arti applicate b)Arte e tecnologia c)Teatro, Danza e Arti performative d) Cinema e audiovisivo e)Arte visuale f) Musica. La proposta prevede di: -creare nuove dimensioni formative trasversali, internazionali tra le arti e le scienze, moduli e percorsi di ricerca da inserire nell'offerta didattica del sistema AFAM dedicati all'interazione tra digitale, arte contemporanea e tecnologica, spettacolo cross-mediale, tecnologie avanzate quali A.I., V.R., U.X., Digital Twin, open data, interessando almeno 4300 studenti, 140 docenti, 28 ex-allievi, 15 ricercatori, 80 tecnici, 45 membri del consiglio AFAM tra gli altri, in vista della creazione di futuri corsi di dottorato; -attivare produzione artistica e culturale pubblica e interattiva, partecipazione e co-creazione on-site e su piattaforme dedicate, con esperienze culturali aperte, mediate dalla tecnologia, diffuse, ubique e globali, realizzate in rete a partire da diversi luoghi del patrimonio culturale delle Città e dei Territori in cui hanno sede i partner e gli associati; -implementare di piattaforme "phygital" avanzate, sistemi ibridi che combinano la potenza dell'esperienza fisica e sensoriale con la flessibilità e l'agilità del digital e cloud computing, creando esperienze artistiche trans disciplinari, immersive, interattive. -presentare cinque esposizioni internazionali con una collezione inedita e originale di oltre 24 opere d'arte pubblica mediata dalle tecnologie emergenti, la C.O.M.Exhibition (C.O.M.E.). Una exhibition of exhibitions che crea e attiva Sustainable Thematic Networks e un ecosistema di produzione artistica autogenerativo, fortement e proteso alla sostenibilità oltre il termine del progetto, che mette a disposizione linee guida e kit di buone pratiche in una rete globale coinvolgendo le Istituzioni AFAM, le Università, i processi politici e le Industrie Creative. Le Reti saranno realizzate in connessione con cluster pubblici-privati quali Arts and Culture, City of Cupertino (USA), Art-SG (SING), CultureHUB (Int.), per favorire la creazione di spin-off nei campi del turismo consapevole, della digitalizzazione del patrimonio e della creazione di modelli artistici di start-up nel mondo dell’arte.
- Creative competencies for the social change: tradition and future of Made in Italy
Giorgia Di Carlo, responsabile scientifico
Ludovica Privitera, coordinatrice
Timing 2024–2026
Capofila: Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Roma
Istituzioni partecipanti: Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Firenze (ISIA of Firenze), Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Faenza (ISIA of Faenza), Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Pescara (ISIA of Pescara), Accademia delle Belle Arti di Catania (Academy of Fine Arts of Catania), Saint Louis Music Center S.r.l.Progetto di ricerca Creative competencies for the social change: tradition and future of Made in Italy
Il patrimonio culturale italiano è internazionalmente noto per il suo legame con la tradizione, così come la grande mobilità che ha caratterizzato il nostro paese ha creato flussi discambi tra la produzione culturale italiana e i paesi di accoglienza. Dalla musica al design, e più in generale la creatività, l’Italia vanta un patrimonio che affonda le radici in centinaia di anni di produzione e sperimentazione. Architettura, Industria, disegno del territorio, produzione e stile di vita ne sono così intrisi che l’“Italian life style” è diventato in sé un brand riconosciuto nell’intero globo in più industries (food, tourism, product, arts, etc.). Per questo il punto di partenza del progetto di ricerca è stato quello di comprendere come la cultura del design sistemico sia di fatto una specificità valorizzante il dibat tito odierno sul Made in Italy e come ciò possa declinarsi non solo guardando al prodotto e agli asset più scontati (automotive, moda, agrifood, turismo)ma, con più ambizione, a come poter progettare la “fruibilità” dell’Italia, la sua percezione all’estero e le dinamiche connesse al rapporto storico dell’impatto che gli italiani hanno avuto in uno spazio geografico come il Sudamerica o altri paesi che hanno ospitato nostri flussi migratori. Seguendo questa linea progettuale alcuni temi trasversali ma ormai divenuti caratterizzanti e identitari del nostro paese sono quelli della sostenibilità, della transizione digitale ed ecologica, le tematiche di sviluppo tecnologico e di salvaguardia ambientale, l’iperurbanizzazione e le conseguenti derive di stili abitativi e di fruizione degli spazi pubblici Nel quadro di questi mega trends del cambiamento globale, il progetto vuole focalizzarsi sullo sviluppo di alcuni strumenti derivati dalla storia della produzione progettuale italiana che incontrerebbero un confronto serrato e arricchente con la tradizione e la produzione dei paesi esteri. La sfida, quindi, vuole essere quella di divenire catalizzatori di trasformazione affinché questi fenomeni possano essere indirizzati, mitigati o diretti ad un impatto il più positivo possibile.
- EUartNET an international platform for artistic practice and research
Alessandro De Filippo, responsabile scientifico
Gianpiero Vincenzo, coordinatore
Timing 2024–2026
Capofila: Accademia di belle arti di Brera Milano
Istituzioni partecipanti: Conservatorio di Musica ‘Luca Marenzio’ di Brescia, Accademia di Belle Arti di Roma, Accademia di Belle Arti di Carrara, Fondazione Accademia d’arti e mestieri dello spettacolo Teatro alla Sala, Accademia di Belle Arti di CataniaProgetto di ricerca EUartNET an international platform for artistic practice and research
IartNET - una piattaforma internazionale per la pratica e la ricerca artistiche e il patrimonio culturale degli istituti di alta formazione artistica musicale e coreutica italiani IartNET intende valorizzare l’internalizzazione degli istituti di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica (AFAM) promuovendo la cooperazione internazionale attraverso l’attuazione di azioni di sistema basate sulla condivisione, l'interconnessione, la sperimentazione, l'innovazione e la diversità. Gli obiettivi di IartNET sono i seguenti: 1) Potenziarel'accessibilità digitale delle pratiche artistiche contemporanee e del patrimonio storico dell'AFAM, a)consentendo l'accesso a materiali finora scarsamente accessibili a livello nazionale e internazionale, b)rivendicando il ruolo delle istituzioni AFAM all'interno di una lunga storia e tradizione di eccellenza artisticaitaliana in tutti i cluster, c) generando dialoghi interdisciplinari tra il presente e il passato, e tra diverse tipologiedi patrimonio e prodotti artistici, come strumenti per creare un senso di comunità, promuovere l'innovazione eimmaginare il futuro. 2) Promuovere l'a ttrattività internazionale delle istituzioni AFAM, il loro ruolo e le lororelazio ni internazionali, attraverso la realizzazione di un network di istituti di alta formazione artistica italianie stranieri disposti a) a condividere dati e in formazioni sula pratica e sulla ricerca artistiche contemporanee,nonché sul patrimonio storico, b) a condividere know-how sui processi e sulle attività di internazionalizzazioneconformi alle politiche comunitarie. 3) Favorire la nascita di centri di ricerca presso le istituzioni AFAM attraverso la realizzazione in Italia di un hub internazionale finalizzato a 1) costituire una comunità di ricerca di supervisori ed esperti; 2) progettare diplomi innovativi di terzo ciclo nel quadro del Processo di Bologna. Ideliverable di IartNET sono: Un database interoperabile e un portale web in lingua inglese attraverso i qualiverranno raccolti, conservati e resi disponibili agli utenti contenuti open access sul patrimonio culturale e suprogetti contemporanei di ricerca e pratica artistiche -con un focus sui lavori di studenti e studentesse e di alumnie alumnae-, presso le istituzioni di alta formazione artistica in Italia. Il database sarà implementato secondo lelinee guida e le policy della Digital Library Italiana e di Europeana, in modo da poter condividere i dati conentrambi. Un network internazionale di istituzioni di alta formazione artistica volto a colmare la generalecarenza di know-how sulle politiche, le strategie e le buone pratiche di internazionalizzazione all’internodell'AFAM, creando opportunità di scambio, formazione, sviluppo professionale a ttraverso il confronto conistituzioni paritarie di altri paesi. Un hub internazionale per la ricerca artistica che offra in Italia un indispensabile spazio per la costituzione di una comunità di ricerca in grado di sviluppare progetti di ricerca artistica interdisciplinari e inter istituzionali, nonché programmi di dottorato cross settoriali con un focus sull'innovazione e sulle industrie culturali e creative.
- IMPACT: International Music and Performing Arts Contaminations and Trainings
Massimo Savoia, responsabile scientifico
Aldo Giuseppe Zucco, coordinatore
Timing 2024–2026
Capofila: Scuola di musica di Fiesole
Elenco partecipanti alla Proposta: Conservatorio di Musica “E. R. Duni” di Matera, Accademia di Belle Arti di Catania, Istituto Musicale Pareggiato della Valle d’Aosta – Conservatoire de la Vallée d’Aoste, Università della Calabriaprogetto di ricerca IMPACT
Il Progetto IMPACT mira a rafforzare la strategia di internazionalizzazione delle istituzioni AFAM e delle università italiane coinvolte verso i Paesi europei ed extra-europei, basandosi sulla progettazione, sperimentazione e validazione di un'offerta formativa multidisciplinare e innovativa. Tale offerta si basa su una serie di azioni pilota (ricerca accademica, percorsi formativi, mobilità e scambi internazionali, produzioni performative) basate su un approccio multidisciplinare tra musica, teatro, danza, opera. Gli obiettivi principali sono: Ob1. Creazione di reti e condivisione delle conoscenze: Favorire la ricerca multidisciplinare tra le istituzioni AFAM e le università/istituzioni italiane ed extraeuropee (Brasile e Paesi del Sud America) al fine di sviluppare una proposta formativa innovativa, multidisciplinare e internazionale in grado di contaminare le diverse teorie e pratiche dell'alta formazione musicale e teatrale e di valorizzare le competenze performative del musicista e quelle musicali dell'attore. Questa fase della ricerca metterà a sistema in termini teorici, metodologici e pratici la stretta relazione tra le arti performative nelle loro diverse declinazioni (musica, teatro, danza, opera lirica) sia con riferimento alla tradizione culturale italiana che alle diverse esperienze e pratiche provenienti da contesti extraeuropei (Brasile e Paesi del Sud America). Ob.2. Capacity Building: Progettare e testare la proposta educativanelle istituzioni italiane al fine di sperimentarla e validarla. Questa fase di sperimentazione pilota mira a sviluppare negli studenti coinvolti un approccio multidisciplinare e internazionale, in grado di contaminare le diverse pratiche provenienti dai campi della musica, del teatro, della danza, dell'opera. Questa fase prevede la realizzazione di 1) una serie di laboratori teorici e pratici interdisciplinari realizzati da istituzioni AFAM e università italiane, 2) mobilità e scambi culturali tra docenti e studenti delle istituzioni italiane e NEOJIBA (Centri statali di orchestre giovanili e infantili diBahia) in Brasile. Ob.3. Promozione internazionale delle proposte educative attraverso produzioni artistiche: Promuovere e diffondere la proposta educativa a livello internazionale attraverso produzioni artistiche congiunte tra le istituzioni italiane e ilNEOJIBA in Brasile. Questa fase di produzionepermetterà agli studenti coinvolti di poter applicare le competenze acquisite in relazione alle a rti dellospettacolo, alla drammaturgia teatrale e musicale da un lato, e di approfondire i nuovi approccidell'esperienza brasiliana, dall'a ltro. Ob.4. Validazione del modello educativo internazionale: Validareil modello formativo internazionale come parte fondamentale dela strategia di internazionalizzazionedelle istituzioni AFAM e delle università italiane coinvolte. La proposta formativa sarà incorporata nei piani istituzionali di ricerca, mobilità e apprendimento reciproco rivolti a docenti e studenti delle istituzioni partecipanti. I risultati attesi sono: 1. Linee guida pedagogico-didattiche per i percorsi 2.Dizionario delle parole e dei concetti della musica, del teatro e delo spettacolo 3. Percorsimultidisciplinari 4. Mobilità educativa e scambi culturali 5. Produzioni artistico-performative 6.strategia formale di cooperazione internazionale per l'AFAM e le università italiane.
- Future Vibes #2
Lorenzo Di Silvestro, Ambra Stazzone, coordinatori
2024–2025
Vincitore bando MUR a.a. 22-23 per sostegno a progetti di ricerca, di produzione artistica e di didattica, aventi rilevanza nazionale ed internazionale (D. M. 26.11.2021 (Art. 7, comma 1, lett. a)
“Future Vibes” è un ciclo di incontri a carattere seminariale in streaming (Aba Catania, 2022-23) ideato con lo scopo di partecipare al dibattito nazionale in corso su temi relativi alle nuove tecnologie applicate alle arti, con un focus sulle professionalità specifiche, approfondimenti sulle svariate forme di arte digitale e riflessioni sui prossimi sviluppi in tali ambiti. “Future Vibes #2” si pone come estensione di tale rassegna verso una dimensione più ampia comprendente relatori internazionali. Ai seminari sarà associata la realizzazione di una mostra itinerante, in Italia e all’estero, i cui contenuti saranno selezionati tramite una call aperta a tutte le Accademie.
- Premio Nazionale delle Arti XVIII edizione Comunità di Saperi
Gianni Latino, Rosario Antoci, Marcella Barone, Gianluca Lombardo, Francesco Lucifora, Ambra Stazzone, coordinatori
2023–2024
Vincitore bando MUR, Finanziamento D.M. n. 1584 del 12 dicembre 2023. Articolo 9, comma 1, lettera a). Criteri di ripartizione dello stanziamento relativo al fondo di funzionamento anno 2023. Promozione e valorizzazione della XVIII edizione del “Premio Nazionale delle Arti”. Le Istituzioni interessate alla presentazione della candidatura, proporranno un progetto esecutivo corredato da un piano finanziario
- Generazione anni ’60. Fondatori e Accademie di Belle arti in Italia ai tempi della Contestazione.
Gianni Latino, Vittorio Ugo Vicari, coordinatori
2023–2024
Vincitore bando MUR a.a. 21-22 per sostegno a progetti di ricerca, di produzione artistica e di didattica, aventi rilevanza nazionale ed internazionale (D. M. 26.11.2021 (Art. 7, comma 1, lett. a)
- Avviso Misura 1.3.1 “Piattaforma Digitale Nazionale Dati” Università e AFAM pubblici – luglio 2023
Giovanni Mavilla, referente
2023–2024
Finanziamento 1.3.1 – PDND – Università e AFAM Elenco istanze ammesse a valere sull’ avviso pubblico Misura 1.3.1 “Piattaforma Digitale Nazionale Dati – Università e AFAM pubblici – luglio 2023”
Pubblicazioni
- Young Photographers from Italian Academies #4
(a cura di Rosario Antoci)
Formato 240×280 mm – Copertina flessibile, 95 pagine — it/en
LetteraVentidue Edizioni, Siracusa, Ottobre 2024.
- Young Photographers from Italian Academies #3
(a cura di Rosario Antoci)
Formato 240×280 mm – Copertina flessibile, 95 pagine — it/en
LetteraVentidue Edizioni, Siracusa, Ottobre 2023.
- Giovanni Verga: quotidianità di un romanziere
(a cura di Antonio Di Silvestro, Agata Tarso)
Formato 240×280 mm – Copertina flessibile, 143 pagine — it
ISBN 978-88-6164-549-3
Regione siciliana Assessorato dei beni culturali e dell’identità siciliana Dipartimento dei beni culturali e dell’identità siciliana, Palermo, 2022.
- Young Photographers from Italian Academies #2
(a cura di Rosario Antoci)
Formato 240×280 mm – Copertina flessibile, 95 pagine — it/en
ISBN 978-88-6242-804-0
LetteraVentidue Edizioni, Siracusa, Ottobre 2022.
- Libero Elio Romano 1909 – 1996
(a cura di Vittorio Ugo Vicari)
Formato 240×280 mm – Copertina flessibile, 215 pagine
ISBN 978-88-6164-530-1
Regione sicliana, Assessorato dei beni culturali e dell’identità siciliana, Dipartimento dei beni culturali e dell’identità siciliana, Palermo, Novembre 2021. - Invisibili
(a cura di Ornella Fazzina)
Formato 240×280 mm – Copertina flessibile, 47 pagine
ISBN 979-1280-646071
Le Fate Editore, Ragusa, Dicembre 2021. - Young Photographers From Italian Academies
(a cura di Rosario Antoci)
Formato 240×280 mm – Copertina flessibile, 95 pagine — it/en
ISBN 978-88-6242-587-2
LetteraVentidue Edizioni, Siracusa, Ottobre 2021. - Max Huber 1919–2019
(a cura di Gianni Latino)
Formato 165×235 mm – Copertina flessibile, 125 pagine — it/en
ISBN 978-88-9906-069-5
Tyche edizioni, Siracusa, Novembre 2019.