MANIFESTO PER UNA NUOVA IDEA DI DECORAZIONE

Nasce da un fraintendimento linguistico la crisi negli istituti superiori d’arte, del termine decorazione, che si è imposto sul significato originario del termine

Decor(0)azione

Decorazione è parola composta da due espressioni: decoro e azione.

Vediamo, dal vocabolario Treccani, la definizione di entrambi:

  • DECORO: “Armoniosa proporzione richiesta nelle opere d’arte tra le parti e il tutto, tra la forma e il contenuto in conformità dei codici estetici rinascimentali e classicisti”. Questa definizione si pone come una sorta di epistème, di scienza rigorosa del procedimento creativo, che sta al di sopra di tutte le singole arti (figurative e non) e che deve essere insegnato nelle Accademia come una necessaria Poetica, introduttiva a ogni specifica creazione artistica. Il Decoro è condizione della Bellezza dell’opera, e garante della verità e della perennità di essa.
  • DECORAZIONE: “In opere d’arte figurative, letterarie, musicali, l’abbellimento esteriore, l’opposto cioè, o il contrapposto, di ciò che ne costituisce la struttura o l’essenza”. Questa definizione definisce la Decorazione come una sorta di ancella del nulla, come una non scienza, utile soltanto a illuminare per puro piacere soltanto la superficie di un’opera, l’apparenza, e non ciò che ne costituisce principio.
  • La conclusione oggettiva di questa contraddizione è il tradimento della stessa idea di Decorazione. Se la Decor – Azione perde il decoro, tradendo la sua radice originaria, che cosa diventa se non una inutile, insignificante, inesistente materia che non solo è inutile insegnare, ma che a  nulla serve all’anima di chi, assetato di Bellezza e di Verità, dedica all’arte la sua vita? Una Accademia  di Belle arti ha il dovere oggi, più che mai, di ritornare al principio. Di riportare il Decoro al centro della sua stessa esistenza. La ragione di esistere di una Accademia è appunto insegnare alle anime assetate di conoscenza dei suoi studenti l’entusiasmo che una idea nuova di decorazione deve generare: insegnare a realizzare Armoniosa proporzione richiesta nelle opere d’arte tra le parti e il tutto, tra la forma e il contenuto, rinunciando alla banalità, alla insignificanza  di una idea di decorazione che abbia come fine l’abbellimento esteriore, l’opposto cioè, o il contrapposto, di ciò che ne costituisce la struttura o l’essenza di ogni opera d’arte.

Questo è necessario chiedere.

  1. Che la Decorazione diventi materia principale, in quanto fondativa, di ogni altra prassi artistica;
  2. Che insegni agli studenti  i fondamenti del principio creativo;
  3. Che sappia generare una nuova idea di Bellezza e imponga di tentare la ricerca e la rivelazione delle verità custodite nel profondo dell’anima di ogni essere umano;
  4. Che la Decorazione diventi propedeutica a ogni atto artistico insegnando come conseguire la proporzione tra le parti e il tutto, tra la forma e il contenuto.

Se questo non accadrà, la Decorazione è destinata inesorabilmente  a spegnersi, e con essa la possibilità di generare il Nuovo da parte delle nuove generazioni: generazioni destinate al nulla di opere che, dimentiche  del contenuto, cedono in fine alla inutile bellezza del vano, del superficiale, del “decorativo”, vero principio della fine delle opere d’arte che hanno senso se diventano forme della Verità e espressioni della Bellezza.

Palermo 15/01/2023

Salvo Salvato