Care/i colleghe/i
Come studenti siamo amareggiati nell’apprendere che i disagi per la nostra Accademia, anche per il secondo semestre, rimangono molteplici e inammissibili, causa di una mancata lungimiranza organizzativa nella direzione ai più alti livelli della nostra Istituzione da imputare al nostro Direttore didattico che, come da dall’art.6 del Dpr 132/2003, è il responsabile dell’andamento didattico, scientifico ed artistico dell’istituzione.
In vista dell’avvio dell’odierno anno accademico, 2020/2021, ci siamo prodigati a più riprese nel collaborare con la Commissione palinsesto in modo da appianare tutte le difficoltà che si stavano prefigurando a causa dell’imminente avvio della didattica a distanza e perciò dell’impossibilità di accedere agli insegnamenti in maniera agevole, soprattutto per le materie a taglio laboratoriale, all’interno degli spazi accademici non più raggiungibili.
Noi studenti ci siamo ritrovati nella situazione in cui, a causa di mancate assegnazioni ministeriali e soprattutto mancata volontà di alcuni docenti nell’avviare una didattica a distanza, si è preferito procrastinare da parte della Direzione l’avvio di un’ingente quantità di insegnamenti – facendo partire per la maggior parte materie di base e affini e non caratterizzanti che rappresentano invece i ¾ delle ore in palinsesto a dispetto di quanto dichiarato dal Direttore nella nota direttoriale “Manifesto degli studi e avvio delle attività didattiche curricolari a.a. 2020/2021” del 10 settembre 2020 dove dichiara che “le discipline teorico/pratiche caratterizzanti, svolgeranno la parte teorica del programma nel primo semestre, con l’auspicio che nel secondo semestre si possa svolgere quella pratica in presenza con modalità mista (Blended)” – in base alla paventata quanto inverosimile possibilità di ritornare presto ad una didattica in presenza.
In vista del secondo semestre, di cui era facilmente immaginabile l’epilogo, e della pubblicazione dell’inerente palinsesto, abbiamo chiesto sin da ottobre la massima collaborazione da parte dei docenti sensibilizzandoli al partire in DAD nonostante le difficoltà operative: il nostro appello è stato accolto da troppo pochi docenti.
L’irresponsabilità da parte di questa fetta di corpo docente unita a quella del Direttore didattico, che non ha preso posizione organizzative in merito, ha penalizzato fortemente il diritto allo studio e perciò della didattica a distanza per un consistente numero di studenti – circa 500 su 1900 iscritti, di cui per la maggior parte di arti visive – che si sta adesso trovando nell’impossibilità di affrontare in maniera agevole e serena il secondo semestre in un periodo che ci vede tutti protagonisti della più grande catastrofe sanitaria ed economica dell’era moderna.
È troppo tardi per risolvere il problema, i nostri appelli al Direttore su questa problematica sono sempre andati a vuoto, nonostante l’assemblea indetta per incentivare il dialogo con la direzione e le lettere di protesta da parte del popolo studentesco, oltremodo sminuite per il numero esiguo dei firmatari, sono state ignorate nei fatti. Adesso come studenti pretendiamo una piena presa di posizione da parte del Direttore ed una contestuale risposta chiara prima dell’imminente avvio delle lezioni su come si intende risolvere il problema da lui stesso creato a causa del suo immobilismo.
La Consulta anche questa volta si fa portavoce delle difficoltà del popolo studentesco, non più con una comunicazione privata alla Direzione, ma con una lettera aperta, volta alla massima trasparenza, in cui abbiamo fatto alcune richieste volte a “migliorare” l’esperienza accademica del secondo semestre.
Pretendiamo una risposta immediata e altrettanto velocemente divulgheremo tali informazioni a tutte le colleghe e i colleghi dell’Accademia come da nostro diritto.
Siamo certi che la nostra amata Accademia abbia davanti un futuro rigoglioso e questo potrà avverarsi soltanto se guidata da personale competente che la renda un terreno fertile per il proliferare del sapere, l’arte e il design.
Noi ci crediamo e continueremo a lottare per questo come abbiamo sempre fatto, adesso è il momento di avere risposte.
In allegato troverete la lettera aperta al Direttore didattico.
La Consulta studenti