Il cinema è la lingua scritta della realtà

Omaggio a Pier Paolo Pasolini nel centenario dalla nascita.
Dal 5 marzo e per tutto il mese l’Accademia di belle arti di Catania propone un omaggio a Pasolini con una video installazione a cura della regista Maria Arena dal titolo «Il cinema è la lingua scritta della realtà»

Pier Paolo Pasolini (1922-1975) è una delle figure più importanti del ‘900 la cui attualità ancora oggi è sorprendente. Poeta, scrittore, regista, intellettuale capace di leggere e anticipare le trasformazioni della società Pasolini rappresenta ancora oggi un punto fermo della cultura italiana e internazionale.

Il cinema è la lingua scritta della realtà
Videoinstallazione monocanale dedicata a Pier Paolo Pasolini (durata 3’19’’ – senza sonoro)
Un’idea di Maria Arena 
Scelta dei testi e selezione scene Maria Arena
Post produzione Roberto Calandrino

La visionarietà profetica di Pasolini alla luce dei suoi primi film dedicati al ‘cuore del popolo’. Una composizione fatta di citazioni scritte, estratte da ‘Empirismo eretico’ e ‘La rabbia’, accompagnano e si sovrappongono a pagine di sceneggiatura e scene di ‘Accattone’ (10961), ‘Mamma Roma’ (1962), ‘La ricotta’ (1963). 
In questi primi film Pasolini è attento alla società marginale, il sottoproletariato, esterno ai processi produttivi e di rappresentanza politica. Il suo sguardo nasce da una precisa analisi socio-antropologica volta a valutare tutti gli elementi di una cultura in via d’estinzione. Non è una elaborazione naive del personaggio popolano, fondata sull’esaltazione della semplicità, bontà e purezza del borgataro.In questi film il reale pasoliniano trova la sua massima espressione nella corporeità e nella strada. 
In ‘Mamma Roma’ e ‘Accattone’ il calvario dei protagonisti si compie all’aperto nelle strade della periferia romana. Corpo e strada sono fortemente correlati: è nel camminare ai margini che noi incontriamo, nel cinema di Pasolini, i corpi, i gesti, la “semiologia della vita”.

“Il cinema è una lingua – canta Totò – una lingua che costringe ad allargare la nozione di lingua… il cinema non evoca la realtà come la lingua letteraria; non copia la realtà come la pittura; non mima la realtà come il teatro. Il cinema riproduce la realtà: immagine e suono! Riproducendo la realtà, che cosa fa il cinema? Il cinema esprime la realtà con la realtà.“ (Empirismo eretico)

Queste affermazioni, messe in bocca a Totò, racchiudono la ‘filosofia del cinema’ di Pasolini. I suoi film sono poetici come la sua concezione del cinema che, come le altre arti, è arte metonimica, esprime un senso più che dei significati. Il montaggio, come la morte nella vita di una persona, realizza il senso in un film.


Fotografia in copertina\ Domenico Notarangelo, CC BY-SA 4.0

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