Videoscultura

PROF. NELIDA MENDOZA – B1

La streta interazione tra arte, scienza e tecnologia ha imposto specifici parametri di fruizione respetto all’arte tradizionale e riaperto la riflessione sull’incontro tra produzione creativa e proceso tecnologico.

Il corso esplora, un percorso esperimentale dove le oportunità di progettazione prodotte da quella riflessione, hanno l’intenzione di essere per gli studenti istrumenti di espressione, dibatito e dialogo del contemporaneo.

Gli elementi che supportano questa riflessione fra produzione e processo progettuale provengono anche da quelli proposti nell’ambito scultoreo: così come lo studio dello spazio e quello del suono come materia; il corpo e i suoi prolungamenti, modeli di simulazione; il tempo e l’influenza sull’immagine. Elementi che nell’ambito della videoscultura avranno uno stretto dialogo con altri tipi di strumenti come registrattori sonori, monitori, IPad, microfoni, che oggi sono di uso quotidiano per gli studenti, ma che nel confronto con i materiali tradizionali propongono una nuova modalità linguistica.

Lo studio delle opere di artisti contemporanei nell’ambito della videoscultura è istrumento fondamentale in ogni lezione. Nam Jum Paik, Lo Studio Azurro, Plessi, Peter Campus, Vito Acconci, John Baldessari,  Bruce Nauman, Marina Abramovic, Joseph Beuys, Denis Oppenheim, Rebecca Horn, per citare alcuni .

Bibliografia

Video-Skulptur fu a cura di Wulf Herzogenrath e Edit Deker,  videocatalogo di Video-Skulptur, Colonia, 1989 Silvia Bordini, Arte Elettronica, Giunti Editore, 2004 Silvia Bordini, Videoarte & arte. Lithos, Roma 1995 A A.P. Lombardo, Videomodernità. Eredità avanguardistiche e visioni ultracontemporanee tra video e arte, Aracne Editrice, Roma: 2010. . Simonetta Fadda, Definizione zero. Costa & Nolan, Milano 2005 Angela Madesani, Le icone fluttuanti. Bruno Mondadori, Milano 2002 . Maria Rossa Sossai, Artevideo Silvana Editoriale, 2002