Syllabus
Dipartimento: Arti Visive
Codici: SAD AFAM084
Insegnamento: 150 ore, 12 CFA
Anno Accademico: 2024/2025
Professore:
Salvo Salvato, decorazione AFAM084 ex ABAV11
Posta elettronica istituzionale (PEO): salvatoresalvato@abacatania.it.
Orario di ricevimento: giorno e orario da definire, previa prenotazione tramite PEO
Sede: Barletta aula 5
Cultore della materia: Valentina Stelluccio
—Obiettivi formativi
La decorazione non è solo un linguaggio artistico, ma un processo che affonda le sue radici nella storia dell’arte e dell’architettura. È l’elemento che connette il gesto creativo con lo spazio abitato, trasformandolo in un organismo vivo, capace di raccontare identità culturali e visioni estetiche. In questo corso, la decorazione sarà indagata nel suo ruolo più autentico e profondo: un’arte che nasce all’interno del cantiere, inteso non solo come luogo fisico di creazione, ma come un vero e proprio sistema dinamico, in cui si intrecciano tecniche, materiali e linguaggi espressivi. Un modello di riferimento significativo è il cantiere della Sagrada Família di Antonio Gaudí, un’opera in continua evoluzione che incarna perfettamente il dialogo tra tradizione e innovazione. Gaudí, con la sua concezione organica dell’architettura, ha ridefinito il concetto di decorazione come un’espressione plastica che si fonde con la struttura stessa dell’edificio.
Il suo metodo, basato su un cantiere sempre attivo, sulla sperimentazione con la scultura, sulle vetrate policrome e sulla lavorazione minuziosa di ogni singolo elemento decorativo, rappresenta un esempio straordinario di come la decorazione possa diventare parte integrante dell’opera, senza mai essere un semplice orpello. Seguendo questa visione, gli studenti saranno guidati in un percorso che li porterà a:
Comprendere il valore del cantiere artistico come luogo di ricerca e sperimentazione, in cui il decoratore non è solo un esecutore, ma un progettista consapevole della funzione e dell’impatto del proprio intervento.
Studiare e applicare tecniche decorative ispirate ai grandi cantieri storici e contemporanei, esplorando il ruolo delle vetrate, della micro-scultura e delle lavorazioni plastiche nella definizione dello spazio.
Sviluppare una progettazione integrata, in cui ogni elemento, dalla scelta del materiale alla sua collocazione, contribuisca alla narrazione visiva e concettuale dell’opera.
Superare il concetto di decorazione come abbellimento per riscoprirla come un processo artistico totale, in cui il pensiero progettuale si traduce in un manufatto che dialoga con l’ambiente e con chi lo abita. Il percorso formativo si articolerà in un approccio puramente pratico, con un focus sulle tecniche di decorazione e sulla loro applicazione diretta, escludendo un impianto teorico tradizionale per privilegiare l’esperienza del fare.
—Modalità di svolgimento dell’insegnamento
Il corso sarà strutturato in lezioni esclusivamente frontali, in cui il docente guiderà gli studenti nella sperimentazione delle tecniche decorative attraverso dimostrazioni e attività laboratoriali.
Inaggiunta, per supportare e approfondire i contenuti esposti, saranno messi a disposizione:
Materiali didattici complementari – Slide, manuali, dossier e altri strumenti formativi verranno consigliati e distribuiti al bisogno, al fine di integrare la lezione e fornire ulteriori spunti di riflessione.
Workshop – Saranno organizzati momenti di approfondimento pratico in cui gli studenti potranno confrontarsi con materiali e tecniche specifiche, esplorando soluzioni decorative innovative.
Revisione delle attività – Le revisioni non seguiranno un calendario fisso, ma saranno concordate direttamente in aula nel corso delle lezioni, in modo da garantire un confronto costante e costruttivo tra docente e studente.
—Elaborato Finale
L’esame finale consisterà in:
• Progetto integrato, che documenti tutte le fasi del processo progettuale, dalla concezione iniziale alla realizzazione finale.
• Presentazione a scelta, in cui lo studente illustrerà il proprio progetto, approfondendo il tema del prodotto decorativo o il percorso di progettazione nella sua interezza.
L’obiettivo non è solo valutare l’esecuzione tecnica, ma anche la capacità di concepire la decorazione come un elemento di trasformazione dello spazio, in linea con la grande tradizione dei cantieri artistici.
—Modalità esame
L’esame sarà articolato in due momenti:
• Discussione critica, in cui il candidato potrà scegliere se approfondire il prodotto decorativo nella sua materialità o il processo progettuale nella sua totalità.
• Presentazione del Progetto Finale, in cui lo studente dovrà esporre e argomentare il proprio elaborato, dimostrando padronanza delle tecniche apprese e capacità progettuale.
—Conclusione
La decorazione, nell’opera degli artisti e dei grandi cantieri come la Sagrada Família, si rivela come il linguaggio che trasforma la materia in storia, in emozione e in bellezza. Questo corso intende riscoprire quella capacità trasformativa, guidando lo studente in un percorso pratico e immersivo, dove la luce delle vetrate e la delicatezza delle sculture diventano strumenti per narrare il tempo e lo spazio. Attraverso la diretta esperienza in aula e nei workshop, l’arte decorativa si rivelerà come un processo che va oltre l’esteriorità, toccando la profondità dell’essere e dell’ambiente.
—Frequenza lezioni
La frequenza è obbligatoria, non inferiore all’80% della totalità della didattica frontale come previsto da palinsesto, con esclusione dello studio individuale come da Art.10 del DPR n. 212 del 8 luglio 2005
—Testi di approfondimento consigliati
- Salvini R, I mosaici della cappella Palatina, ” Rivista del R. Istituto di Archeologia e Storia dell’arte”, Xl, 1943.
- Santoro R., Struttura e spazialità bizantina nella forma architettonica di S. Maria dell’Ammiraglio, “Oriente Cristiano”, 2, 1977.
- Santoro R.,Spazio liturgico bizantino nell’architettura panormita, Palermo 1978.
- Santoro R., Romaioi di Sicilia, ” l’Universo”, 4, 1980.
- Santoro R.,La Sicilia . Italia Romanica; Milano 1986.
- Santoro R., Spazio architettonico e spazio_liturgico nell’architettura religiosa del Xli secolo a Palermo, in AA.VV., L’architettura medievale in Sicilia: la Cattedrale di Palermo, (Istituto della enciclopedia Italiana) Firenze 1994, pp. 153-182.
- Santoro R., Bizantini a Palermo, Palermo 1998.
- Santoro R., Palermo: La Martora e S. Cataldo, Palermo 2006.
- Scaduto M., 11 monachesimo basiliano nella Sicilia normanna (rinascita e decadenza, sec. Xl-XIV), Roma 1947.
- Russo L., la Martorana, Palermo 1969.
- Rocco B., la Martorana di Palermo: chiave ermeneutica, “B.C.A.”, lii, 1-2-3-4, 1982.
- Rocco B., I mosaici delle chiese normanne in Sicilia. Sguardo teologico, biblico, liturgico. I: La Martorana, “Ho Theologos”, I, 1974 (2), pp. 173-219.
- Pattino F., La Cappella Palatina di Palermo, Palermo 1970.
- Praticolo G., La chiesa di S. Maria dell’Ammiraglio in Palermo le sue antiche adiacenze, Palermo 1883.
- Patera B., L’arte della Sicilia normanna nelle fonti medievali, Palermo 1980.
- Palmeri N., Saggio storico e politico sulla costruzione del Regno di Sicilia, Palermo 1972.
- Pace B., I Barberi e i bizantini in Sicilia, in “A.S.S.”, Voll. 35-36, 1911.
- Morso s., Memoria sulla chiesa di S. Maria dell’Ammiraglio, in Palermo Antico, pp. 73-106.
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- Lo piccolo V., Eremi ed eremiti di Sicilia, Palermo 1995.
- Lipinsky A.. Sicaniae Regni Corona il “Kamelaukin” detto “cuffia di Costanza” tesoro del Duomo di Palermo, B.S., II,1975.pp.347-370.
- Lavagnini B., Aspetti e problemi del monachesimo greco della Sicilia normanna, in AA.VV., Byzantino-sicula 2 “Quaderni dell’istituto Siciliano di Studi Bizantini e neoellenici”, 1966, pp.51-65.
- Lanzoni F., La prima introduzione del Cristianesimo e dell’episcopato nella Sicilia e nelle isole adiacenti, “Archivio Storico della Sicilia Orientale”, XIV, 1917.
- Lancia di Brodo D. G., Storia della chiesa greca in Sicilia, Palermo 1880.
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- Kitzinger E., I mosaici di Santa Maria dell’Ammiraglio a Palermo 1990.
- Guillou M., IL monachesimo greco in Italia meridionale in Sicilia nel Medioevo, in l’eremitismo Occidente nei secoli Xl-XII, atti della II settimana Internazionale di Studio, Passo della Mendola, 30 agosto – 6 settembre 1962, Milano 1965.
- Giunta F., Bizantini e bizantinismo nella Sicilia normanna, Palermo 1974.
- Giglio S., Sicilia bizantini. L’architettura religiosa in Sicilia dalla tarda antichità all’anno mille, Acireale -Roma 2003.
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- Filangeri C., Monasteri basiliani di Sicilia, Palermo 1980.
- Fasoli G., Le città siciliane dall’istituzione del tema bizantino alla conquista normanna, “Archivio storico Siracusano”, II 1956, pp. 65-81.
- Farioli Campanati R., La cultura artistica nelle regioni bizantine d’Italia dal VI all’IX secolo, in AA.VV., I Bizantini in Italia, a cura di G.
- Di Stefano G., Monumenti della Sicilia normanna, 2° ediz. Aggiornata ed ampliata a cura di Wolfgang Kronig, Palermo 1979.
- Di Liberto R., La chiesa normanna di S. Cataldo a Palermo, “Palladio”, 17, gennaio – giugno 1996, pp. 17-32.
- Cracco Ruggini L., Il primo Cristianesimo in Sicilia (III-IV secolo), in Il Cristianesimo in Sicilia dalle origini a Gregorio Magno, Atti del convegno di studi organizzato dall’istituto teologico-pastorale “Mons. G. Guttadauro” (Caltanisetta 28-29 ottobre 1985), a cura di V. Messana e S. Pricoco, Caltanissetta 1987, pp. 85-125.
- Carini I., Sul monastero di S. Giovanni degli Eremiti, “A.S.S.” 1873, Rist. anastatica Palermo 1985.
- Bottari s., L’architettura del Medioevo in Sicilia, estratto dal volume degli atti del VII congresso Nazionale di Storia dell’Architettura (Palermo 24-30 settembre 1950), Palermo 1956, pp. 3-14.
- Borsari S., L’amministrazione del tema di Sicilia,”R.S.I.”, LXVI, 1954, pp. 133-58.
- Borsari S., il monachesimo bizantino nella Sicilia e nell’Italia meridionale prenormanne, Napoli 1963.
- Bonacasa Carra R.M., Insediamenti e spazio cristiano, in Quattro note di Archeologia Cristiana in Sicilia , Palermo 1992, pp. 1-26.
- Bonacasa Carra R.M., Architettura religiosa cristiana nella Sicilia del IV secolo aspetti e problemi, “Kokalos”, XXVIII-XXIX, 1982-1983, pp. 408-423.
- Boglino L., Sicilia Sacra, Palermo 1989.
- Biagi L., I tesori della cappella Palatina della Cattedrale di Palermo, “Dedalo”, 7, 1927-28, pp. 542 ss.
- Basile F., Chiese bizantine de periodo normanno, Caltanisetta 1975.
- Basile F., Chiese basiliane del periodo normanno, Roma.
- Attardi B., li monachesimo in Sicilia, Palermo 1741.
- Agnello S. L., una metropoli Ed una città siciliane fra Roma e Bisanzio, Siracusa 2001.
- Agnello S. L., Architettura paleocristiana e bizantina della Sicilia in Corso di Cultura sull’ Arte Ravennate Bizantina, IX, Ravenna 1962, pp. 53-108.
- Agnello G., Le arti figurative nella Sicilia bizantina, Palermo 1962.
- Agnello G., Palermo bizantina, Amsterdam 1969.
- Agnello G., l’architettura bizantina in Sicilia, Firenze 1952.
- Agnello G., Chiese centriche e Chiese tricore nella Sicilia bizantina, (munchen 1958), munchen 1960, pp. 1-14.
- Agnello G., Monumenti bizantini della Sicilia, Firenze 1951.
- Carlo Bertelli (a cura di), Il mosaico, Mondadori, Milano, 1988.
- Manuela Farneti, Glossario tecnico-storico del mosaico, Ravenna 1993.
- Isotta Fiorentini Roncuzzi, Tecnologia e arte del mosaico, Longo, Ravenna 1971.
- Amedeo Giampaglia (a cura di), L’arte bizantina, Collana La Bellezza di Dio. L’arte ispirata dal Cristianesimo, San Paolo Editore, 2004.
- Michele Tosi, Il mosaico contemporaneo, Mondadori, Milano 2004.
- Muller e G. Vogel, Atlante di architettura, Hoepli, Milano 1992. 145
—Strumenti per studenti con disabilità e/o DSA
Gli studenti con disabilità o DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) sono supportati da professori e da tutor (se assegnati) attraverso la consulenza con il CInAP (Centro per l’integrazione Attiva e Partecipata). Gli studenti possono, mediante e-mail istituzionale eventualmente anche attraverso i tutor, chiedere al professore del corso un colloquio in modo da concordare obiettivi didattici ed eventuali strumenti compensativi e/o dispensativi, in base alle specifiche esigenze. Tale colloquio sarebbe opportuno che avvenisse prima dell’avvio delle lezioni e comunque non oltre la prima settimana di corso. Per rivolgersi direttamente al CInAP è possibile utilizzare la mail istituzionale cinap@abacatania.it
—Nota di trasparenza
Il seguente Syllabus è l’unico documento a cui gli studenti possono fare riferimento per la fruizione e il conseguimento della disciplina nell’a.a. in oggetto, non saranno pubblicati ne presi in considerazione altri programmi didattici. Le informazioni inserite nel presente documento, con particolare attenzione alle caratteristiche delle esercitazioni intermedie, degli elaborati finali e dei testi di riferimento obbligatori, non potranno essere modificate dopo l’avvio della disciplina in oggetto. Tutto ciò che non è specificatamente descritto in questo Syllabus e/o effettivamente svolto a lezione non potrà essere chiesto in fase di esame.