Syllabus
Dipartimento Comunicazione e didattica dell’Arte
DAPL09
Diploma Accademico di Didattica dell’arte e mediazione culturale
corso Comunicazione e valorizzazione delle collezioni museali
Comunicazione e valorizzazione delle collezioni museali Codice ABVPA62 — 60 ore 8 CFA
a.a. 2024–2025
Professore Francesco Di Vincenzo
T. I. Comunicazione e valorizzazione delle collezioni museali (ABVPA62) Posta elettronica istituzionale (PEO): francescodivincenzo@abacatania.it
Orario di ricevimento: da concordare con gli studenti Sede: via Franchetti
—Obiettivi formativi
L’impostazione del programma tiene conto delle peculiarità dell’utenza cui esso è rivolto. Il rapporto tra gli studenti delle accademie e i contenuti delle materie curriculari non può prescindere dall’aspetto laboratoriale. Per ciò, a fianco delle lezioni teoriche aventi come argomento elementi di museologia e di
museografia, verrà svolto un programma in cui ampio spazio sarà dedicato all’esperienza laboratoriale. In particolare, essa verrà dedicata al tema dello “Story telling”, ovvero la tecnica che si propone di esprimere e trasmettere significati e valori di oggetti, siti, eventi costruendo e raccontando delle “storie” che a essi si colleghino. Le ore di laboratorio saranno dedicate alle seguenti discipline: scrittura creativa e progetto del racconto, metodologia di ricerca storiografica, tecniche di comunicazione e improvvisazione.
—Modalità di svolgimento dell’insegnamento
Il Corso affiancherà alla parte teorica una parte laboratoriale dedicata alla ricerca e alla sperimentazione di nuove strategie di comunicazione (a esempio le esperienze pareidoliche) e di valorizzazione (messa a
reddito del patrimonio) delle collezioni museali. Condivisa con materie affini nei contenuti è la pratica della fruizione del bene culturale attraverso le tecniche di induzione e manipolazione dei sogni lucidi.
—Modalità esame
L’esame avrà luogo secondo le modalità di colloquio.
—Prerequisiti richiesti
Nessuno.
—Frequenza lezioni
Obblighi di frequenza non inferiore al 50 per cento per ciascuna attività formativa, con esclusione dello studio individuale, con facoltà di incrementare tale percentuale, come da Decreto del Presidente della Repubblica del 24 aprile 2024, n. 82 — Regolamento concernente modifiche al regolamento recante disciplina per la definizione degli ordinamenti didattici delle Istituzioni di alta
formazione artistica, musicale e coreutica, a norma dell’articolo 2 della legge 21 dicembre 1999, n. 508, adottato con decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n. 212. Approvato in Gazzetta Ufficiale n.143 del 20-6-2024, in vigore dal 5 luglio 2024.
—Contenuti e programmazione del corso
- Legislazione in ambito museale
- Normativa ICOM: Codice etico per i musei; Carta nazionale delle professioni museali
- Nuove strategie di comunicazione
- Nuovi strumenti di valorizzazione
—Note
NOTE
La collezione museale da una parte, il fruitore dall’altra; due punti che devono essere uniti attraverso la
retta del “racconto”. Compito del comunicatore museale, o divulgatore o mediatore, è quello di tracciare
questa retta attraverso gli strumenti della conoscenza e della creatività.
Conoscenza. Alla base del processo di creazione di una “storia” – così chiameremo da ora in poi la nostra
“retta” – sta la conoscenza dei protagonisti da cui essa origina: nel nostro caso l’oggetto museale e il
pubblico. La storia rappresenterà la combinazione perfetta delle esigenze dei due.
Esigenze del pubblico. Esse dipendono dall’età dei componenti e dal loro livello culturale.
Esigenze dell’oggetto. Valorizzazione degli aspetti materiali (provenienza, materiali veri e propri e forme);
valorizzazione degli aspetti immateriali (aura storica, aura mitologica).
Come una lampada luminescente, il lavoro del comunicatore deve far risaltare, svelandole, le concrezioni
intangibili fatte di storia vera e leggenda.
Il primo passo nella valorizzazione di un bene culturale è la riscoperta del genius che lo possiede sin dalla
sua creazione e la strada per disvelare questo elemento che potremmo definire esoterico è quella della
ricerca storica. La storia generale, quella delle fonti e quella non detta, va frantumata in una storia
particolare, particolareggiata, quindi passata al setaccio della critica e così ricondotta al genius della sua
nascita o creazione. Un bene culturale non è una creazione dell’uomo o della natura; esso è la scoperta o
l’invenzione di un genius già esistente vissuto fino ad allora nel mondo del non detto.
Nell’idea del mondo di Foucault, la creazione non esiste, esiste la scoperta e l’invenzione; la creazione è
una divina esclusiva. L’uomo diventa artigiano, generatore di arte nel senso di produzione manuale e
intellettuale di risposte ai bisogni della vita.
—Testi di riferimento obbligatori
D.L. 14 novembre 1992 n. 433
Legge 14 gennaio 1993 n 4
Legge 15 gennaio 1993 n 11
Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (Capo II artt. 111-121)
Codice etico dell’ICOM per i musei, 2009
ICOM, Carta nazionale delle professioni museali (4.4 e segg), 2005/2008
P. Parciasepe, Tecniche di induzione del sogno lucido, da www.humantrainer.com
L. Cataldo, M. Paraventi, Il museo oggi, Hoepli, 2023
F. Di Vincenzo, Beni Culturali e Genius Rerum, OT edizioni, 2023
—Strumenti per studenti con disabilità e/o DSA
Gli studenti con disabilità o DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) sono supportati da professori e da tutor (se assegnati) attraverso la consulenza con il CInAP (Centro per l’integrazione Attiva e Partecipata). Gli studenti possono, mediante e-mail istituzionale eventualmente anche attraverso i tutor, chiedere al professore del corso un colloquio in modo da concordare obiettivi didattici ed eventuali strumenti compensativi e/o dispensativi, in base alle specifiche esigenze. Tale colloquio sarebbe opportuno che avvenisse prima dell’avvio delle lezioni e comunque non oltre la prima settimana di corso. Per rivolgersi direttamente al CInAP è possibile utilizzare la mail istituzionale cinap@abacatania.it
—Nota di trasparenza
Il seguente Syllabus è l’unico documento a cui gli studenti possono fare riferimento per la fruizione e il conseguimento della disciplina nell’a.a. in oggetto, non saranno pubblicati ne presi in considerazione altri programmi didattici. Le informazioni inserite nel presente documento, con particolare attenzione alle caratteristiche delle esercitazioni intermedie, degli elaborati finali e dei testi di riferimento obbligatori, non potranno essere modificate dopo l’avvio della disciplina in oggetto. Tutto ciò che non è specificatamente descritto in questo Syllabus e/o effettivamente svolto a lezione non potrà essere chiesto in fase di esame.