Museografia

Syllabus

—Obiettivi formativi
Oggi la museografia tende sempre più ad allargare il proprio campo di trasmissione della memoria e della comprensione del passato (esposizione permanente) e a rimanere sempre di più ancorata all’immediatezza conoscitiva delle più contemporanee forme espressive (esposizione temporanea).

Mantenendo costantemente presente il complementare e funzionale rapporto nella funzione espositiva, nell’opera di mediazione compiuta dal museo tra pubblico e opera, con aspetti di natura museologica (alle finalità e al ruolo sociale dell’attività espositiva in funzione di una storia delle collezioni e di una storia delle manifestazioni artistiche che segue la cultura e il gusto di un’epoca e che determina il ruolo che deve essere assegnato alla modalità della fruizione nella scelta del percorso di visita e nella operazione ordinamentale di selezione e accostamento delle opere) orientati a divenire maggiormente momento di riflessione intorno al senso e alle finalità dell’istituzione museale nei riguardi del pubblico, il corso porrà particolare attenzione al modo in cui l’architettura del contenitore si è via via adattata a modellare le sue forme, interne ed esterne, in funzione dei temi trattati dalla museologia e del portato culturale del contenuto al fine di sottolineare la fondamentale importanza dell’architettura nel contribuire, attraverso le differenti modalità di articolazione spaziale (il progetto architettonico) e di presentazione (l’allestimento) nella traduzione-interpretazione spaziale dei contenuti da comunicare, a cogliere ed interpretare i tratti salienti ed identitari del museo e a costruire il senso e l’identità di una collezione nell’atto in cui deve essere posta allo sguardo cioè comunicata ad un pubblico più o meno vasto e diversificato. Ciò a garanzia di poter cogliere, nelle singolari specificità, il concorso ad una vasta e plurivariegata modalità interpretativa dell’attività museografica moderna e contemporanea per rendere leggibili le opere d’arte come pure quelle sedimentazioni che, se sembrano poco significative in un ambito disarticolato possono essere restituite alla comprensione di una presenza vitale e culturale.

—Modalità di svolgimento dell’insegnamento
Come da Palinsesto

—Esercitazioni e revisioni
Non sono previste esercitazioni intermedie.

—Elaborato finale
Non sono previsti elaborati finali

—Modalità esame
Esame orale sui contenuti illustrati a lezione, sui testi di riferimento obbligatori e sugli estratti forniti dalla docenza. Si precisa che i testi e gli estratti sono da considerarsi meramente indicativi dal momento che i vari contenuti saranno oggetto di approfondimento durante le lezioni e, quanto elaborato durante le stesse, sarà argomento d’esame. Nel solco tracciato dagli obiettivi e di ciò che vuole essere il corso, la lezione è momento di riflessione critica e dunque, indispensabile strumento per chiarire i vari temi trattati e le modalità con le quali interpretare i testi. Oltre la conoscenza dei concetti di base sarà oggetto di valutazione la capacità e la competenza critica nell’uso di una corretta proprietà linguistica nonché la ricchezza e l’originalità nell’argomentazione.

—Prerequisiti richiesti
Conoscenza dei contenuti e dei concetti acquisiti nei corsi triennali di Beni culturali e ambientali e di Museologia nonché nel corso di Teoria e storia dei beni culturali.

—Frequenza lezioni
La frequenza è obbligatoria, non inferiore all’80% della totalità della didattica frontale come previsto da palinsesto, con esclusione dello studio individuale come da Art.10 del DPR n. 212 del 8 luglio 2005.
Tutti coloro che dovessero avere problemi di natura lavorativa o di salute dovranno tempestivamente contattare il docente. I casi difformi non saranno presi in considerazione e le relative assenze saranno computate.

—Contenuti e programmazione del corso
Il corso si svilupperà in una indagine cronologica, dal dopoguerra ad oggi, delle realtà museali più significative sul piano architettonico ed urbanistico e con una maggiore attenzione per quelle che si riferiscono al mondo artistico. In particolare, a partire dalla fase storica del postmoderno, vista l’esplosione delle varie soluzioni architettoniche date ai vari temi posti dalla museologia contemporanea, sono state adottate delle griglie tassonomiche nel tentativo di poter fornire, in qualche misura e per quanto sia possibile nella sconfinata eterogeneità del contemporaneo, un criterio di lettura tipologico in funzione del ruolo assunto sul piano sociale e culturale dal museo nella sua proposta spaziale.

Nella sequenza degli esempi presi come oggetto della trattazione museografica ciascun caso sarà proposto fornendone una lettura che ne metta in luce le varie modalità attraverso le quali l’architettura ha saputo interpretare il ruolo assunto dal museo sul piano urbanistico e sul piano della sua articolazione volumetrica e planimetrica nonchè sul piano della sua peculiare caratterizzazione tipologica in relazione all’evento espositivo considerato come un testo di cui potranno essere resi noti: il lessico, gli elementi architettonici, complementari e illuminotecniche; il genere, l’ordinamento museologico e i percorsi narrativi; il linguaggio, lo stile e il sistema di comunicazione nei rapporti che si instaurano tra le opere come nei rapporti tra le stesse e lo sfondo e/o lo spazio in cui vengono inserite come pure nei rapporti che si intrattengono tra opere, fruitore e spazio.

—Testi di riferimento obbligatori
(prima di eventuali acquisti si consiglia di consultare il docente).

L. Basso Peressut, Il Museo Moderno. Architettura e museografia da Perret a Kahn, Edizioni Lybra Immagine, 2005

S. Ranellucci, Museum. Trattato di museografia, Gangemi editore 201

A. Criconia, L’architettura dei musei, Carocci editore, 2011 (pp. da 57 a 223)

—Altro materiale didattico
Estratti forniti dalla docenza dai seguenti testi:

S. Ranellucci, Il progetto del museo, Dei 2007 (pp. da 15 a 326)

J.M. Montaner, J. Oliveras, Musei dell’ultima generazione, Hoepli 1988 (pp. da 6 a 29)

L. Basso Peressut, L’architettura e il museo (pp. da 28 a 36) e Oltre il tipo: aporie del museo contemporaneo (pp. da 37 a 52) in L. Basso Peressut (a cura di) Musei, architetture 1990-2000, Federico Motta editore 1999

S. Suma, Icona della contemporaneità in S. Suma (a cura di) Musei II, architetture 2000-2007, Federico Motta editore 2007

W. Oechslin, Architettura museale – il leitmotiv dell’architettura contemporanea e T. Greub, Alcune riflessioni sui musei dei primi anni del XXI secolo in S. Greub, T. Greub (a cura di) Catalogo della mostra Musei nel XXI secolo, idee, progetti, edifici, Prestel,

V. Magnago Lampugnani, L’architettura dell’arte. Considerazioni inattuali sui musei degli anni novanta e S. von Moos, L’esplosione del museo. Un bilancio per frammenti in V. Magnago Lampugnani, A. Sachs, (a cura di) Catalogo della mostra Musei per un nuovo millennio, idee, progetti, edifici, Prestel 2001.

—Strumenti per studenti con disabilità e/o DSA
Gli studenti con disabilità e/o DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) sono supportati da professori e da tutor didattici (se assegnati) attraverso la consulenza con il CInAP (Centro per l’integrazione Attiva e Partecipata). Gli studenti possono, mediante PEO (e-mail istituzionale) o eventualmente anche attraverso i tutor, chiedere al professore del corso un colloquio in modo da concordare obiettivi didattici ed eventuali strumenti compensativi e/o dispensativi, in base alle specifiche esigenze. Tale colloquio sarebbe opportuno che avvenisse prima dell’avvio delle lezioni e comunque non oltre la prima settimana di corso. Per rivolgersi direttamente al CInAP è possibile utilizzare la mail istituzionale cinap@abacatania.it

—Nota di trasparenza
Il seguente Syllabus è l’unico documento a cui gli studenti possono fare riferimento per la fruizione e il conseguimento della disciplina nell’a.a. in oggetto, non saranno pubblicati ne presi in considerazione altri programmi didattici. Le informazioni inserite nel presente documento, con particolare attenzione alle caratteristiche delle esercitazioni intermedie, degli elaborati finali e dei testi di riferimento obbligatori, non potranno essere modificate dopo l’avvio della disciplina in oggetto. Tutto ciò che non è specificatamente descritto in questo Syllabus e/o effettivamente svolto a lezione non potrà essere chiesto in fase di esame.