Allestimento degli spazi espositivi – exhibition design

Syllabus

Dipartimento progettazione e arti applicate
DASL06—
Diploma Accademico di Secondo livello in Product e interior design
corso in Product e Interior Design

Allestimento degli spazi espositivi – exhibition design
ABVPA64 — 50 ore 4 CFA T
a.a. 2022–2023

Professore Giovanni Di Matteo

Incarico a contratto per il Corso di Allestimento degli spazi espositivi – exhibition design (ABVPA64)
Posta elettronica istituzionale (PEO): giovannidimatteo@abacatania.it
Orario di ricevimento: Dal 3 aprile al 5 giugno, ogni lunedì dalle 11:00 alle 13:00 (previa prenotazione tramite PEO entro il venerdì precedente)
Sede: Microsoft Teams

—Obiettivi formativi

Obiettivo del corso è quello di fornire agli studenti una serie di competenze specialistiche nei diversi settori di applicazione dell’Allestimento degli spazi espositivi – exhibition design. Il corso si propone di porre gli studenti nelle condizioni di poter utilizzare il processo progettuale come metodo per dare risposte a bisogni/problemi legati alla complessità degli spazi espositivi, rispondendo alle diversificate richieste dei possibili committenti nei molteplici contesti attuativi del progetto espositivo.

Il Corso si propone inoltre di mettere gli studenti nelle condizioni di poter elaborare apparati concettuali e fisici coinvolgenti ed emozionali (allestimenti e installazioni) volti alla messa in opera di artefatti comunicativi complessi facendo leva sull’acquisizione di competenze trasversali derivante dall’analisi di Casi Studio riguardanti: allestimento e museografia, progettazione grafica, sistemi audiovisivi, multimedialità, Lighting design, interior design, materiali e tecnologie, experience design, del marketing culturale e territoriale.

Risultati di apprendimento attesi

Al termine del percorso formativo, di natura culturale, tecnologica e progettuale, lo studente le seguenti abilità di base:
− Conoscenza del processo progettuale e di un preciso approccio metodologico;
− Conoscenza e capacità di comprensione dei principi, delle regole attuative e di strutturazione oltre che delle strategie culturali che stanno alla base dell’Exhibition Design (museografia);
− Comprensione e acquisizione, attraverso la lettura di casi di studio nazionali e internazionali, degli strumenti e dei metodi della progettazione degli allestimenti degli spazi espositivi sia permanenti sia temporanei;
− Capacità di elaborare strategie progettuali adeguate con riferimento alla comunicazione museale e agli aspetti organizzativi, trovando le soluzioni più idonee per comunicare il significato degli oggetti da esporre;
− Capacità di osservazione e di riflessione sul rapporto spazio, uso e funzione degli spazi;
− Capacità di analisi e di ideazione delle qualità fisiche e sensoriali degli spazi;
− Capacità di elaborazione, sviluppo e rappresentazione di un progetto di allestimento, dall’ideazione alla sua traduzione in forma, composizione, materiali e finiture in relazione allo spazio dato.
− Capacità di comunicare in modo chiaro le conclusioni progettuali, le conoscenze e la logica espositiva, ai diversi interlocutori.

—Modalità di svolgimento dell’insegnamento

II semestre: 1a-2a-3a settimana (lunedì, martedì, mercoledì) ore 14.00-18.00 (scansione giornaliera 4 ore)

Modalità di erogazione: Convenzionale.
Il corso sarà suddiviso in due parti, una teorica-metodologica e l’altra di teoria applicata attraverso una esercitazione. Un modulo introduttivo a carattere teorico, metodologico e storico sarà propedeutico allo svolgimento di una esercitazione su un tema dato.

Parte teorica-metodologica
(lezioni frontali)

Nella prima parte il corso intende fornire agli studenti i cenni storici sull’exhibition design, sulla sua origine ed evoluzione fino ai giorni nostri, dalle Wunderkammer cinquecentesche e poi esempi della ricerca scientifica illuministica, al museo ottocentesco, alle esposizioni Universali e ai Salon di fine Ottocento, fino alle pratiche contemporanee del progetto di allestimento. Saranno al contempo esposte sinteticamente le principali nozioni di teoria e storia dell’allestimento, della museografia e delle esposizioni fino ad arrivare ai linguaggi dell’arte contemporanea.

L’introduzione alle principali metodologie e strumenti dell’exhibition design avverrà attraverso la lettura di casi di studio nazionali e internazionali e l’analisi degli strumenti e dei metodi della progettazione degli allestimenti degli spazi espositivi permanenti e temporanei, affrontati per paradigmi tematici e atteggiamenti progettuali nelle diverse tipologie contestuali (museo, allestimento temporaneo ecc.) e varie metodologie progettuali (messa in scena, narrazione, stimolazione sensoriale, visualizing informations, ecc).


Esercitazione
Il tema dell’esercitazione sarà: L’Home Museum, il museo domestico come progetto di mostra temporanea o allestimento permanente basato su oggetti semiofori, cioè oggetti portatori di significato, della propria esperienza individuale, sia che riguardino la propria sfera privata, sia che riguardino la propria dimensione sociale e comunitaria. Gli studenti dovranno individuare degli oggetti reali (personali o meno) da “mettere in scena” e che abbiano la prerogativa di relazionarsi con eventi, persone o luoghi, anche lontani nello spazio o nel tempo. Attraverso revisioni periodiche, si dovrà quindi elaborare un concept di allestimento all’interno della propria abitazione, virtualmente svuotata da tutti gli elementi preesistenti per lasciar posto al percorso e al racconto allestitivo.

Sarà obbligatoria la lettura e l’approfondimento di tutto il materiale inserito nella piattaforma Teams del Corso. Si consiglia la lettura dei testi indicati nelle slide delle lezioni (anch’esse inserite in piattaforma) e la visione del film “Istanbul e il Museo dell’innocenza di Pamuk”, regia di Grant Gee, 2016 (Italia).

Si richiede quindi l’elaborazione di un concept espositivo secondo lo schema fornito dal docente, pubblicato su Teams nella sezione Documenti.

—Metodi didattici

Il corso di insegnamento di Allestimento degli spazi espositivi – exhibition design è organizzato in:

– lezioni ex-cathedra;

– esercitazioni singole e di gruppo;

– revisioni collettive e incontri one-to-one.

—Esercitazioni e revisioni

Sono previste esercitazioni intermedie da concordare durante il corso e non oggetto di valutazione al fine del conseguimento della materia. L’accesso alle revisioni è su prenotazione via PEO. Nella pagina del docente sarà disponibile il calendario di massima delle revisioni preventivamente redatto.

— Elaborato finale

Per il conseguimento della materia è richiesta la conoscenza di tutti gli argomenti trattati durante le lezioni frontali il cui contenuto è presente sulla piattaforma Teams: Design come racconto: la messa in scena, le basi, le parole, il racconto, i paradigmi e gli atteggiamenti progettuali; casi studio; Design per i beni culturali; Il progetto di allestimento: le diverse scale di intervento, gli spazi, i percorsi, gli spazi orizzontali e verticali, i tipi espositivi, il progetto della luce, il progetto delle sperienze; Elementi di immagine coordinata; Gli Standard Museali; L’ICOM.

Lo studente è tenuto inoltre a conoscere i testi indicati come fonte della esercitazione “Home Museum” (forniti su Teams), è tenuto inoltre ad aggiornare su teams gli elaborati preparatori relativi alla esercitazione e a presentare all’esame gli elaborati conclusivi dell’esercitazione secondo le indicazioni fornite nella scheda “Concept” presente su Teams.

—Modalità esame

Esame orale sui contenuti illustrati a lezione.

Esposizione dell’elabotato finale.

La valutazione comprenderà anche la corretta e ordinata esposizione dei contenuti sia teorici sia progettuali, rispettando l’ordine logico, l’accuratezza terminologica e il lessico tecnico adeguato al contesto.

—Prerequisiti richiesti

Padronanza degli elementi di geometria descrittiva e buona conoscenza dei software di modellazione e rappresentazione grafica. Una solida base umanistica, unita ad una buona dose di curiosità, favorirà l’accesso ai temi trattati.

—Frequenza lezioni

La frequenza è obbligatoria, non inferiore all’80% della totalità della didattica frontale come previsto da palinsesto, con esclusione dello studio individuale come da Art.10 del DPR n. 212 del 8 luglio 2005.

—Contenuti e programmazione del corso

  1. Design come racconto: la messa in scena, le basi, le parole, il racconto, i paradigmi e gli atteggiamenti progettuali; casi studio.
  2. Oggetti “semiofori”: che cos’è un racconto? Nuove forme della comunicazione museale.
  3. Design per i beni culturali.
  4. Il museo nella storia: origini e sviluppo.
  5. Il progetto di allestimento: le diverse scale di intervento, gli spazi, i percorsi, gli spazi orizzontali e verticali, i tipi espositivi, il progetto della luce, il progetto delle sperienze.
  1. Elementi di immagine coordinata per i Beni Culturali
  2. Gli Standard Museali.
  3. L’ICOM
  4. Casi di studio
  5. Esercitazione

—Testi di approfondimento consigliati

  • Altarelli, Lucio, Light city: la città in allestimento, Meltemi, 2006
  • Anceschi, Giovanni, Grafica, visual design, comunicazioni visive, Electa, 1991
  • Anceschi, Giovanni La struttura narrativa della scena ostensiva, In C. Donà, Mobili italiani. Le varie età dei linguaggi, Cosmit, Milano, 1992
  • Bal, Mieke, Exhibition as film, in S. Macdonald, P. Basu ( a cura di ), Exhibition Experiment, Blackwell Publishing, London 2007
  • Bollini, Letizia, Dall’ipertesto alla performance multimodale: forme di rappresentazione digitale dell’allestimento, in Il progetto di allestimento e la sua officina Luogo, memoria ed evento: mostre alle Fruttiere di Palazzo Te, Mantova (pp.33-35), Skira, 2009
  • Bersano, Giorgio, Post-design, Meltemi, 2019
  • Borsotti, Marco, Tutto si può narrare. Riflessioni critiche sul progetto di allestimento, Mimesis/Architettura, Sesto San Giovanni (Milano), 2017
  • Brunelli, Duccio, Exhibit design, Eco-criteri e metodi per la sostenibilità ambientale, E-book- e-piGraphe, 2013
  • Cataldo, Lucia, Dal Museum Theatre al Digital Storytelling. Nuove forme della comunicazione museale fra teatro, multimedialità e narrazione, Franco Angeli Edizioni, 2011
  • Duboÿ, Philippe, Carlo Scarpa. L’arte di esporre, Johan & Levi, Milano, 2016
  • Fiorio, Maria Teresa, Il museo nella storia. Dallo «studiolo» alla raccolta pubblica. Ediz. Mylab, Pearson Italia Editore, Torino, 2018
  • Guida, Francesco Ermanno, Comunicazione coordinata per i beni culturali: 4 progetti italiani, Valentino Editore, Casamicciola Terme (NA), 2003
  • Massimo Malagugini, Allestire per comunicare. Spazi divulgativi e spazi persuasivi, Franco Angeli editore, 1° ed. 2019
  • Marani, Pietro C., Pavoni, Rosanna, Musei. Trasformazioni di un’istituzione dall’età moderna al contemporaneo, Venezia, Marsilio, formato E-book, 2020
  • Migliore, Ico, Time to Exhibit. Directing Spatial Design and New Narrative Pathways, Franco Angeli, 2019
  • Migliore, Lodovico, Nuova estetica dei comportamenti, in L. Basso Peressut, G. Bosoni, P. Salvadeo, Mettere in scena. Mettere in mostra, Lettera Ventidue, Siracusa 2015.
  • Murano, Francesca, L’illuminazione delle opere nelle mostre d’arte, Maggioli Editore, Formato Ebook- ed. Febbraio 2016
  • Pamuk, Orhan, Barbara La Rosa Salim (Traduttore), Il museo dell’innocenza, Einaudi, 2009
  • Pellegrini, Pietro C., Allestimenti museali, Federico Motta Editore, 2003
  • Penati, Antonella (a cura di), È il design una narrazione? Design e narrazioni, Mimesis Edizioni, 2014
  • Polano, Sergio, Mostrare. L’allestimento in Italia dagli anni Venti agli anni Ottanta, Edizioni Lybra, Milano, 1988
  • Vaudetti, Marco; Canepa, Simona; Musso, Stefania, Esporre, allestire, vendere.Exhibit e retail design, Wolters Kluwer Italia, 2014

—Altro materiale didattico

Roberto Zanon, Mostre temporanee.Commentari sull’allestimento, Libreria Editrice Cafoscarina, Venezia, 2006
https://www.academia.edu/32453462/Mostre_temporanee_Commentari_sull_allestimento

STANDARD MUSEALI. Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard.
https://www.anms.it/upload/rivistefiles/179.PDF

Codice etico ICOM per i musei.
https://www.icom-italia.org/wp-content/uploads/2018/02/ICOMItalia.CodiceEticoICOMItalia.pdf

Carta nazionale delle professioni museali
https://www.icom-italia.org/wp-content/uploads/2018/07/ICOMItalia.CartaNazionaleProfessioniMuseali.2005-
2006.pdf

—Strumenti per studenti con disabilità e/o DSA
Gli studenti con disabilità o DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) sono supportati da professori e da tutor (se assegnati) attraverso la consulenza con il CInAP (Centro per l’integrazione Attiva e Partecipata). Gli studenti possono, mediante e-mail istituzionale eventualmente anche attraverso i tutor, chiedere al professore del corso un colloquio in modo da concordare obiettivi didattici ed eventuali strumenti compensativi e/o dispensativi, in base alle specifiche esigenze. Tale colloquio sarebbe opportuno che avvenisse prima dell’avvio delle lezioni e comunque non oltre la prima settimana di corso. Per rivolgersi direttamente al CInAP è possibile utilizzare la mail istituzionale cinap@abacatania.it

—Nota di trasparenza
Il seguente Syllabus è l’unico documento a cui gli studenti possono fare riferimento per la fruizione e il conseguimento della disciplina nell’a.a. in oggetto, non saranno pubblicati ne presi in considerazione altri programmi didattici. Le informazioni inserite nel presente documento, con particolare attenzione alle caratteristiche delle esercitazioni intermedie, degli elaborati finali e dei testi di riferimento obbligatori, non potranno essere modificate dopo l’avvio della disciplina in oggetto. Tutto ciò che non è specificatamente descritto in questo Syllabus e/o effettivamente svolto a lezione non potrà essere chiesto in fase di esame.